Quando l’istruttoria nel procedimento di diritto amministrativo delle armi è ben condotta e scrupolosa, tiene conto in primis dell’affidabilità generale della persona.

IL CASO

Un signore si è rivolto al nostro studio legale, perché ha ricevuto una condanna per guida in stato di ebbrezza e gli è stata anche sospesa la patente.

Noi abbiamo sempre sostenuto che, la guida in stato di ebbrezza nulla centra con il concetto di affidabilità nell’utilizzo delle armi, sono due cose diverse.

Neppure il reato di guida in stato di ebbrezza è ostativo al rilascio e al rinnovo della licenza di porto di fucile.

È altrettanto vero che l’autorità amministrativa, ha un potere “discrezionale” che si pone in parallelo con il processo penale.

Quindi la presenza di un processo penale, di un carico pendente o di una condanna penale, non devono direttamente influire, sul rilascio e sul rinnovo della licenza di porto d’armi.

Non si può dire che la P.A. ha un potere autonomo e discrezionale, se delle volte finisce per appiattirsi sul procedimento penale, sulla denuncia o sulla presenza di un carico pendente, ma deve fare una “autonoma valutazione” e una istruttoria completa e approfondita, circa l’affidabilità.

Se poi entriamo nel merito, premesso che guidare in stato di alterazione psico-fisica è vietato dalla legge ed è un reato, è altrettanto vero che dal punto di vista amministrativo, e, del criterio di affidabilità nell’utilizzo delle armi, non si può equiparare “all’ubbriacone abituale” chi una volta ha sbagliato e si è messo alla guida, avendo un tasso alcolemico, superiore ai limiti consentiti.

Talvolta si può superare il limite senza accorgersene, specie in cotesti di festa tra amici o in occasioni particolare, quindi, se avete bevuto qualche bicchiere in più, niente guida di automezzi.

Ma è altrettanto vero, che la persona che ha “abusato” nell’utilizzo di sostanze alcoliche, non necessariamente è una persona che può abusare delle armi, sono due cose diverse e in quanto tali necessitano di una attenta e approfondita istruttoria.

Guida in stato di ebrezza è un reato si, sicuramente, ma guida in stato di ebrezza non significa automaticamente inaffidabilità all’uso delle armi.

Nel caso in esame, la Questura ha effettuato una ottima istruttoria sul caso specifico.

Ha verificato che l’interessato non era e non è dedito abitualmente all’uso o abuso di sostanze alcoliche o psicotrope, è una persona che lavora regolarmente, ha una famiglia, vive nel rispetto delle regole e dei consociati, non è una persona violenta.

Un solo episodio( anche se penalmente rilevante), non poteva e non può automaticamente, comportare la negazione del porto d’armi.

Da una attenta istruttoria, è emerso che l’interessato, nonostante il “riprovevole” ma unico e casuale episodio, dava delle garanzie di affidabilità nell’utilizzo delle armi, anche con riferimento al pregresso di vita vissuta.

La P.A. ha provveduto a rilasciare il porto d’armi alla persona interessata.

Siamo contenti per la persona, ma soprattutto siamo contenti quando il potere amministrativo, viene utilizzato con estrema professionalità e ponderazione, senza appiattirsi sulla presenza di un precedente penale, che nulla ha a che fare con il porto d’armi, specie se la persona non è persona violenta e da garanzia di affidabilità, nell’utilizzo delle armi.

Possiamo dire che la P.A. ha fatto davvero bene il suo lavoro e ha esercitato bene la pubblica funzione, nel rispetto dei parametri di imparzialità, buon andamento, efficienza ed economicità, evitando anche estenuanti ricorsi al T.A.R. Tribunale Amministrativo Regionale.

Questo perché delle volte, si vedono provvedimenti “abnormi” e “ingiusti”, dove la semplice presenza di una querela o di un procedimento penale, che nulla hanno a che fare con l’abuso delle armi, molti malcapitati si vedono revocare o non rilasciare la licenza di porto d’armi.

Ricordiamo che nella fase procedimentale è importante partecipare al procedimento amministrativo, in ottica di leale collaborazione con la P.A. e per portare le proprie istanze di verità, attraverso gli strumenti del diritto amministrativo e del procedimento amministrativo.

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Avv. Sassano

Di Avv. Sassano

Avv. Sassano Costantino Valentino, laureato in Giurisprudenza presso L' Alma Mater Studiorum UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BOLOGNA. Consulente Tecnico Esperto e Master in BALISTICA FORENSE. Esperto e Consulente Tecnico di BALISTICA VENATORIA. Master in AMMINISTRAZIONE E GESTIONE della Fauna Selvatica

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