Il nostro studio legale ha ottenuto un importantissimo risultato, la doppia condanna della Prefettura per silenzio-inadempimento su istanza di riesame del divieto detenzione armi.

Sentenza importantissima, non soltanto per noi dello studio legale che siamo molto soddisfatti del risultato, ma è importante per tutta l’Italia, perché è stato affermato e confermato un importante principio di diritto.

L’Amministrazione in questa materia è obbligata a rispondere alle istanze di riesame e non può lasciare il cittadino nel vuoto totale, ad attendere mesi e anni invano una risposta che non arriva o tarda ad arrivare, in barba alla legge sul procedimento amministrativo.

Questo importante principio era stato affermato già in passato, nell’ambito di un ricorso presentato dal nostro studio al TAR Piemonte, che aveva provveduto a condannare la Prefettura, con una importante sentenza del 2023.

E ancora, lo stesso principio era stato affermato da una importante sentenza del Consiglio di Stato del mese di giugno del 2024, su ricorso presentato dal nostro studio.

Oggi il TAR Puglia ha messo definitivamente la parola fine, con questa importantissima sentenza, destinata a fare “scuola”, nella materia del diritto amministrativo delle armi e del c.d. silenzio-inadempimento.

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia, ha condannato la Prefettura di Foggia al pagamento delle spese legali oltre al pagamento del contributo unificato e agli oneri di legge, nel giudizio riguardante una istanza di riesame e revoca del divieto detenzione armi e successiva ottemperanza.

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Noi dello studio legale, abbiamo sempre sostenuto che in base alla legge sul procedimento amministrativo, la Prefettura è tenuta a rispondere e a concludere il procedimento entro 90 giorni.

Molto spesso accade che le Prefetture, ma anche le Questure, non rispondono alle istanze di riesame e revoca.

In questi casi di mancata risposta e di c.d. silenzio-inadempimento, l’unico rimedio rimane il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale territorialmente competente.

Nel caso di oggi, il nostro studio legale ha presentato una istanza di riesame e revoca in autotutela per un divieto detenzione armi, ma la Prefettura non ha mai risposto, facendoci perdere tempo prezioso.

A seguito della mancata risposta, abbiamo depositato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, e lo stesso ci ha dato ragione, condannando la Prefettura a provvedere e a rispondere.

Nonostante la causa vinta, la Prefettura ha continuato a non rispondere facendoci perdere ulteriore tempo prezioso e soprattutto contravvenendo a quanto previsto dalla legge, che prevede che la P.A. in questa materia, sia tenuta a rispondere e il procedimento si debba concludere entro 90 giorni.

Successivamente abbiamo depositato un altro ricorso c.d. di ottemperanza, per chiedendo al TAR di far rispettare la sentenza precedente, che già aveva condannato la Prefettura a provvedere, chiedere anche la nomina di un commissario ad acta, che si sostituisse all’amministrazione.

A seguito del ricorso per l’ottemperanza, il Tribunale Amministrativo Regionale, con la sentenza n. 0825/2025 del 16 giugno 2025, ha condannato la Prefettura di Foggia al pagamento delle spese legali, oltre al pagamento del contributo unificato e agli oneri come per legge.

CONCLUSIONE

Il TAR Puglia con una importantissima sentenza, destinata a fare “scuola” in questa materia del diritto amministrativo delle armi, ha condannato la Prefettura di Foggia:

1) al Pagamento delle spese legali;

2) al pagamento del contributo unificato; 

3) al pagamento degli altri oneri come per legge;

4) ha ordinato alla Prefettura di provvedere sulla istanza di riesame del divieto detenzione armi.

Tale decisione è di fondamentale importanza in questa materia del diritto amministrativo delle armi, adesso nessuno più si potrà sentire “autorizzato” a NON RISPONDERE alle istanza di riesame, in barba alla legge sul procedimento amministrativo.

Infine, per usare le parole di una autorevole dottrina, il cittadino non è un “ suddito ” e le Pubbliche Amministrazioni sono tenute al suo rispetto e soprattutto a quello delle leggi dello stato. PUNTO

Avv. Sassano

Di Avv. Sassano

Avv. Sassano Costantino Valentino, laureato in Giurisprudenza presso L' Alma Mater Studiorum UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BOLOGNA. Consulente Tecnico Esperto e Master in BALISTICA FORENSE. Esperto e Consulente Tecnico di BALISTICA VENATORIA. Master in AMMINISTRAZIONE E GESTIONE della Fauna Selvatica

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