DOMANDA: Avvocato buon giorno, io seguo con molto interesse le cose che lei scrive per i casi di legge, porto d’armi e divieto di detenzione armi ed altre cose in  questa materia che sono molto interessanti.

Voglio chiedere una cosa, ho una condanna per reato edilizio e altro reato collegato, per aver realizzato con pochissima difformità un capannone della mia azienda e inoltre ho una denuncia per presunte minacce, posso avere il porto d’armi e togliere il divieto detenzione armi?

La ringrazio in anticipo per il suo consiglio.

M.C.

RISPOSTA: Buon giorno, noi dello studio legale cerchiamo di dare risposte ai quesiti che ci pongono le persone che ci scrivono e dei casi risolti, per dare una idea di ciò che si può fare, come si possono risolvere questi problemi e come muoversi in questa materia complessa e poco conosciuta.

Ovviamente non possiamo rispondere a tutti, ma prendiamo dei casi tipo o dei casi già risolti, li spieghiamo, in modo che chi ha questo tipo di problema, sa grosso modo come funziona.

VENIAMO AL SUO CASO

Innanzi tutto lei può subito chiedere di togliere il divieto detenzione armi, munizioni e materiali esplodenti e chiedere di riavere il porto d’armi, perché anche se ha una condanna, la sua condanna non è di tipo ostativo tecnicamente parlando.

La valutazione amministrativa è autonoma rispetto alla questione penale.

La denuncia per minaccia non è una condanna e neppure trattasi di reato ostativo, anche se molto spesso, la P.A. si “aggrappa” subito a qualsiasi cosa per togliere il porto d’armi o fare un divieto detenzione armi.

Come direbbe autorevole dottrina: “ ad ogni peto..! di mosca fanno subito il divieto detenzione armi e revocano il porto d’armi”

PER QUANTO RIGUARDA LA RIABILITAZIONE

Lei ha fatto benissimo a fare la riabilitazione penale, anche se dovrà sempre affrontare un procedimento amministrativo, perché Questura e Prefettura si sa “si aggrappano sempre a qualsiasi cosa” per non dare il porto d’armi o non togliere un divieto o emettere un divieto armi.

Ovviamente non tutte le questure e le prefetture dicono sempre NO PER PARTITO PRESO, anzi spesso fanno il loro lavoro egregiamente con istruttorie molto approfondite( senza ripetere a pappagalo..!! le cosa o fare taglia e incolla), l’istruttoria approfondita è importantissima in questa materia.

Spesso ci è capitato di vedere, casi assurdi, dove sono stati revocati porto d’armi e fatto divieti detenzione armi, senza senso.

Quindi lei ha fatto bene a fare la riabilitazione penale, noi consigliamo sempre di fare la riabilitazione penale e non l’estinzione del reato, perché la riabilitazione penale è cosa tecnicamente diversa dalla estinzione del reato.

Inoltre in alcuni casi la legge sulle armi parla espressamente di riabilitazione penale e anche in passato (prima della modifica della legge nel 2018) la giurisprudenza amministrativa dava un VALORE positivo alla riabilitazione, spiegando che la lettura della norma va fatta in modo “costituzionalmente orientato”.

L’estinzione del reato la si può fare, ma noi consigliamo sempre di fare la riabilitazione penale.

La riabilitazione penale o l’estinzione del reato, sicuramente possono rappresentare un “motivo nuovo” per chiedere la revoca del divieto detenzione armi e di chiedere la restituzione, rinnovo o rilascio del porto d’armi.

Ciò detto, non significa che con la riabilitazione lei non ha automatico diritto al porto d’armi, la funzione amministrativa è diversa e autonoma rispetto al discorso penale.

CONCLUSIONE

Lei può chiedere subito di togliere il divieto detenzione armi e di riavere il porto d’armi, perché anche se ha una condanna, la sua condanna non è ostativa tecnicamente parlando e anche la denuncia oltre a non essere una condanna non riguarda ipotesi ostative.

La legge dice che solo a certe condizioni la condanna può influire sulla licenza.

Anche se lei giustamente ha fatto la riabilitazione, deve affidarsi a persone che conoscono la materia del diritto amministrativo delle armi, perché la P.A. trova ogni “scusa” per togliere porto d’armi e per mettere divieti di detenzione armi.

Come sopra detto, secondo autorevole dottrina: “ ad ogni peto..! di mosca levano porto d’armi e fanno divieto detenzione armi”.

Sarebbe proprio il caso di cambiare questa legge che risale al 1931, quando una stretta di mano valeva più di un contratto.

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Avv. Sassano

Di Avv. Sassano

Avv. Sassano Costantino Valentino, laureato in Giurisprudenza presso L' Alma Mater Studiorum UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BOLOGNA. Consulente Tecnico Esperto e Master in BALISTICA FORENSE. Esperto e Consulente Tecnico di BALISTICA VENATORIA. Master in AMMINISTRAZIONE E GESTIONE della Fauna Selvatica

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